sabato 8 agosto 2009

Meritocrazia

Un giorno il padrone della fattoria assunse due giovani braccianti e dopo avergli consegnato due zappe, li mise a dissodare uno dei suoi campi. Quello dei due che era scrupoloso e diligente, si mise di buona lena a fare il lavoro che gli era stato assegnato, rimovendo a mano tutte le pietre più grandi che trovava. L'altro invece, scansafatiche e un po' gaglioffo, zappando senza attenzione ruppe dopo un po' il manico della sua zappa.
Andò dal padrone e disse che gli era capitata una zappa difettosa, che non aveva sopportato il suo ritmo di lavoro. Il padrone gli credette e, borbottando un po', destinò il bracciante alla guida del trattore, raccomandandogli di averne cura. Ma dopo un giorno il trattore si ruppe per l'imperizia del bracciante, che mal sopportava di lavorare al sole, seppure seduto sul trattore, e perdendosi tra i suoi pensieri, si distraeva dal suo lavoro. Fu così che entrò in una buca profonda e ruppe il trattore.
Arrivò il padrone e imprecando furiosamente, rimosse il bracciante dal suo incarico e lo destinò in ufficio, dove almeno non avrebbe potuto far danni.
Dalla finestra del suo nuovo posto di lavoro, una comoda poltrona dietro la scrivania con ventilatore, osservò finalmente soddifatto il suo ex-collega bracciante dissodare con impegno e perizia il campo: sembrava proprio tagliato per far quel lavoro tutta la vita.


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