lunedì 8 giugno 2009

Crisi vs Elezioni

Questo secondo fine settimana di giugno all’insegna delle elezioni e del maltempo è passato. Non che faccia ormai per me più differenza, non lavorando tutti i giorni diventano festivi. Aggiungi che dalle mie parti i negozi sono aperti anche la domenica, resta solo la scuola di mia figlia a differenziare i feriali dai festivi, ma tra pochi giorni terminerà anche quella.

Dovrei darmi da fare, ma come trovare lavoro a 52 anni? Se fossi un clandestino, mi alzerei alle 5 di mattina, per trovarmi davanti ad uno smorzo prima che s’alzi il sole, sperando che qualche caporale mi faccia svoltare la giornata in nero. Comunque ho idea che anche per loro questo non sia un buon momento eppoi non ho certo il fisico per reggere alla fatica di un manovale, non l’ho mai fatto e crollerei prima. Un altro metodo è quello di cercare tra gli annunci, inviare più curricula possibile, sperando di essere scelto in un colloquio per qualche lavoro come co.co.co, co.co.pro o qualche altra sigla aviaria.

Ne ho fatti di colloqui di lavoro, a Roma, Bologna, Milano, Londra e persino a Montevideo, ma 50 anni sono tanti dappertutto. Perché assumere un cinquantenne quando si può trovare qualche giovane brillante neo-laureato a buon mercato? Anch’io farei lo stesso, e tra l’altro mi capita sempre più spesso di essere intervistato da persone più giovani e con meno esperienza di me.

Ho deciso di cambiare strategia, non sarò più io a cercare il lavoro, ma dovrà essere il lavoro a cercare me (…). Non rispondo più agli annunci, mi limito solo a pubblicare il mio curriculum e i miei lavori su internet. Pur avendo lavorato con molta gente, non nutro molte speranze nei miei contatti professionali, non perché non sia stimato, piuttosto perché la crisi attanaglia tutto il settore, molti altri, come me, hanno perso il lavoro e chi ancora lavora, teme di perderlo. Non è certamente un periodo di espansione economica e tutta l’industria italiana annaspa.

Post scriptum: Non ho votato a queste europee, come la volta scorsa ho attuato il mio sciopero di connivenza, che sarebbe a dire: volete comandare, male ed esclusivamente a vostro vantaggio? Fatelo, ma non chiedetemi di essere connivente, votandovi. Sono stufo di chiacchiere e televisione, tornerò ad esercitare il diritto di voto quando capirò che qualcosa sta davvero cambiando. Per adesso: siete solo chiacchiere e televisione!

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